Dalla Redazione Real Estate

Mercato delle aste immobiliari in calo ma con asset di qualità crescente: i dati del primo semestre 2025

Il mercato delle aste immobiliari giudiziarie continua a contrarsi, ma con segnali di trasformazione strutturale. È quanto emerge dall’analisi condotta da Berry Srl, società specializzata nella valorizzazione di asset immobiliari e crediti garantiti, sui dati dell’Osservatorio Cherry Brick relativi al primo semestre 2025.

Nel dettaglio, tra gennaio e giugno 2025 si sono registrate 58.223 aste giudiziarie, in calo del 15,9% rispetto alle 69.237 dello stesso periodo del 2024. La base d’asta complessiva si è ridotta del 15,2%, passando da 11,73 miliardi a 9,94 miliardi di euro. Tuttavia, il valore medio per immobile all’asta è aumentato dello 0,8%, raggiungendo i 170.795 euro.

Un mercato in trasformazione

Per Chai Botta, Infrastructure Lead di Berry Srl, il dato più rilevante non è tanto la contrazione del numero di aste, quanto il miglioramento qualitativo degli asset messi in vendita. Sempre più spesso, infatti, si tratta di immobili ben strutturati, con documentazione regolare e maggiore attrattiva commerciale.

Il comparto residenziale, che rappresenta circa la metà delle aste, registra un calo del 16,8% nei volumi e del 17,9% nei valori aggregati. Ancora più marcato il dato sugli immobili commerciali, con una flessione del 21,7% nel valore totale e del 15,2% nel numero delle aste.

Il canale telematico resiste meglio

La modalità di vendita più diffusa resta la vendita telematica asincrona, che mostra una contrazione contenuta: -7,1% nei volumi e -10,4% nei valori. Le formule più tradizionali registrano invece cali ben più rilevanti:

  • Vendita sincrona mista: -20,1% nel numero di aste;

  • Presso il venditore: -31,8% nelle aste e -19,3% nei valori di base.

Le regioni più attive

Le regioni con il maggior numero di aste vedono un ridimensionamento marcato, ma con dinamiche differenziate:

  • Lazio: -33,8% nelle aste e -27,5% nei valori, ma +9,6% nel valore medio per immobile;

  • Sicilia: -18,5% aste e -18% valori, con un lieve aumento del prezzo medio d’asta (+0,5%);

  • Lombardia: -14,1% aste e -22,3% valori, media in calo del -9,4%;

  • Marche: aste quasi stabili (-4%), ma crollo del valore medio (-28,5%), segnalando immobili a minor valore.

Verso un riequilibrio

Secondo Luca Bonacina, CEO di Berry Srl, questi dati indicano un processo di riequilibrio in atto, favorito da:

  • una diminuzione dei default più gravi

  • soluzioni stragiudiziali più efficaci,

  • digitalizzazione dei processi di vendita,

  • maggiore attenzione da parte di banche e servicer nell’ottimizzazione dei portafogli.

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