Banche, Originator e Imprese Dalla Redazione In Evidenza Investor, servicer e debt buyer Normativa e regolamentazione NPL e crediti deteriorati

Annual UNIREC 2025: aumenta il numero delle pratiche gestite ma si riduce il ticket medio

Si è tenuto oggi a Roma, presso l’Auditorium Antonianum, l’Annual UNIREC 2025, durante il quale è stato presentato il XV Rapporto Annuale dell’Associazione, che fotografa il mercato della credit industry nel corso del 2024. Un anno di grande vitalità per un settore ancora una volta in movimento, alle prese con le grandi sfide del presente e del futuro: dall’incertezza geopolitica alla necessità non più rinviabile di affrontare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro e sulle decisioni, passando per le crescenti richieste in tema di compliance ed etica, al centro delle tavole rotonde dell’evento.

Dal rapporto emerge un quadro articolato. I ricavi delle imprese associate crescono del 5%, confermando la centralità dell’attività di recupero crediti, che rappresenta il 94% del loro business. In netto aumento anche il numero delle pratiche affidate, salite del 25% rispetto all’anno precedente, con un valore complessivo degli importi affidati che raggiunge i 191 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto ai 174 miliardi del 2023.

L’incremento si riflette anche sugli importi recuperati, che toccano quota 21 miliardi di euro, segnando un +23% su base annua. A trainare il settore sono ancora una volta le banche e le finanziarie, che complessivamente generano il 94% degli importi affidati (rispettivamente 61% e 33%). Ma a crescere in maniera significativa è il numero delle pratiche provenienti dal comparto Utility e Telecomunicazioni, che arriva a rappresentare il 55% del totale.

Nonostante la maggiore operatività, calano le provvigioni, scese al 3,9% rispetto al 4,1% del 2023, e diminuisce anche il ticket medio, che si attesta a 4.135 euro. Un valore comunque alto, tra i più elevati del quinquennio, che segnala una maggiore complessità nella gestione dei portafogli.

Il carico di lavoro medio per azienda è salito a circa 300.000 pratiche, con una conseguente crescita del numero di addetti, che supera le 16.000 unità, il 61% dei quali è rappresentato da donne.

Il Rapporto conferma inoltre due tendenze già in atto: da un lato, l’impiego crescente dell’intelligenza artificiale, che sta cambiando il modo di analizzare e gestire il credito; dall’altro, un processo di consolidamento tra gli operatori, spinto dalla contrazione dei flussi di NPL e da una progressiva riorganizzazione del mercato, con la nascita di nuovi equilibri e una diversa geografia dei player.

Un’industria matura, tecnicamente solida, che si sta attrezzando per affrontare i nuovi obiettivi posti dal legislatore, anche alla luce dell’attuazione della Secondary Market Directive e delle sue ricadute sul mercato italiano.

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