Sembra ormai superato il boom di aste giudiziarie che aveva raggiunto il picco a seguito degli effetti economici della pandemia da Covid-19. È quanto emerge dall’analisi del primo trimestre 2025 condotta dall’Osservatorio Brick, lo strumento sviluppato da Berry Srl, fintech specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale.
Le aste residenziali, che rappresentano il 52% delle procedure totali, registrano un calo del 21,1%. In diminuzione anche le aste commerciali (-18,4%), mentre le “altre categorie” – che includono box, capannoni e aree edificabili – segnano una contrazione del 21,5%, ma con un aumento dell’8,1% del prezzo medio base d’asta.
L’analisi evidenzia una contrazione nei volumi, ma anche un incremento della qualità degli asset messi in vendita, con basi d’asta che in alcuni casi fanno pensare a immobili di pregio o a operazioni di portafoglio.
In controtendenza, cresce la vendita telematica asincrona, che guadagna oltre 4 punti percentuali di quota di mercato, mentre quella sincrona cala del 23%, segno di una preferenza crescente per modalità digitali più flessibili.
Le regioni con il maggior numero di aste sono Lombardia (3.526), Sicilia (3.353) e Lazio (2.633). A guidare la classifica delle città è Roma, con 1.661 procedure e un valore medio di 217.391 euro.
Sembra ormai superato il boom di aste giudiziarie che aveva raggiunto il picco a seguito degli effetti economici della pandemia da Covid-19. È quanto emerge dall’analisi del primo trimestre 2025 condotta dall’Osservatorio Brick, lo strumento sviluppato da Berry Srl, fintech specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale.
Le aste residenziali, che rappresentano il 52% delle procedure totali, registrano un calo del 21,1%. In diminuzione anche le aste commerciali (-18,4%), mentre le “altre categorie” – che includono box, capannoni e aree edificabili – segnano una contrazione del 21,5%, ma con un aumento dell’8,1% del prezzo medio base d’asta.
L’analisi evidenzia una contrazione nei volumi, ma anche un incremento della qualità degli asset messi in vendita, con basi d’asta che in alcuni casi fanno pensare a immobili di pregio o a operazioni di portafoglio.
In controtendenza, cresce la vendita telematica asincrona, che guadagna oltre 4 punti percentuali di quota di mercato, mentre quella sincrona cala del 23%, segno di una preferenza crescente per modalità digitali più flessibili.
Le regioni con il maggior numero di aste sono Lombardia (3.526), Sicilia (3.353) e Lazio (2.633). A guidare la classifica delle città è Roma, con 1.661 procedure e un valore medio di 217.391 euro.