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Multe non pagate, il Comune riaffida la riscossione ai privati

Le multe fatte dalla municipale agli indisciplinati del codice della strada si aggirano in media sulle 22 mila all’anno (intorno a 1,5 milioni) ma Palazzo Sisto difficilmente riesce a riscuoterle tutte. E le sanzioni non pagate pesano enormemente sui bilanci di Palazzo Sisto, costringendo l’amministrazione ad accantonare ingenti somme come fondo rischi. Nel 2017 (secondo dati pubblicati da Il Sole 24Ore) a Savona sono state fatte multe per 1,6 milioni di euro. Le sanzioni nel 2017 sono state 23 mila 463 (il 10% in più rispetto all’anno precedente) ma solo il 47,3% sono state riscosse nel corso di quell’anno.

Il restante 52,7% viene riscosso dall’amministrazione solo in minima parte e con grande fatica, dopo raccomandate, solleciti e avvisi che spesso rimangono senza una risposta. E così, nel complesso, le multe per la violazione al codice della strada non pagate nel corso degli anni da parte di Palazzo Sisto ammontano a 5,2 milioni di euro. Da due anni il Comune ha affidato il servizio di riscossione ad Andreani Tributi adottando una politica di intensificazione dei controlli e degli avvisi per recuperare multe e tasse non pagate. «La riscossione di multe e imposte è sempre stata un problema per il Comune – spiega l’assessore al Bilancio Silvano Montaldo – e recentemente abbiamo inviato numerose lettere di accertamento. Considerando le varie sanzioni, Imu, Tari e Tasi ed altre imposte, nel bilancio di previsione 2019 abbiamo previsto un accantonamento di 3,5 milioni di euro come fondo rischi».

Per il Comune c’è già la possibilità di fare la rottamazione ed i termini scadono il 30 aprile, quando si saprà quanti sono i savonesi ritardatari e quanto hanno versato.

La gestione delle multe costa in media al Comune 125 mila euro, 75 mila circa per le spese postali e 150 mila di spese di esternalizzazione del servizio di notifica e invio delle sanzioni. Il contratto è in scadenza e il Comune dovrà riaffidare l’incarico di gestione dell’ufficio verbali, in convenzione con altri Comuni, per una somma prevista di 600 mila euro per quattro anni.


Autore: Elena Romanato
Fonte:

La Stampa

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