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Banco Bpm, offerte su Npl attese entro metà novembre

Le offerte per il portafoglio di non performing loans (Npl) di Banco Bpm  in vendita ed eventualmente anche quelle per la piattaforma di gestione sono attese entro la metà di novembre. E’ quanto ha appreso l’agenzia Mf-DowJones da una fonte vicina al dossier a margine dell’Npl Meeting 2018 organizzato oggi da Banca Ifis . Le offerte sulla piattaforma di gestione sono attese nel caso in cui l’operazione sui crediti deteriorati dovesse andare verso la parte alta della forchetta, che parte da 3,5 miliardi di euro per arrivare a 9,5 miliardi.

Tre i soggetti nella short list dallo scorso agosto: la cordata costituita da DoBank , Fortress e Spaxs  (la Spac fondata da Corrado Passera, che diventerà presto Illimity), quella costituita da Credito Fondiario ed Elliott e quella costituita da Christofferson Robb & Company Davidson Kempner e Prelios. Quindi sul dossier non ci sono rallentamenti. Resta l’intenzione della banca di sfruttare la garanzia pubblica, Gacs.

Intanto Banco Bpm  ha perfezionato la cessione a Bnp Paribas  Securities Services di un ramo d’azienda destinato all’esercizio delle attività di banca depositaria e fund administration, come previsto nel memorandum of understanding firmato tra Banco Bpm  e Bp2s lo scorso 7 febbraio e nel successivo contratto preliminare tra le parti siglato il 26 marzo.

 

Il prezzo incassato è pari a 200 milioni di euro. L’operazione comporta la rilevazione di un provento lordo di pari importo nel conto economico consolidato del terzo trimestre dell’esercizio. Dal punto di vista patrimoniale, assumendo a riferimento i ratio patrimoniali al 30 giugno, il conseguente impatto positivo sul Cet1 ratio phased in del gruppo è pari a 33 punti (34 pb a livello fully phased). Per quest’operazione Banco Bpm  è stata assistita da Barclays, in qualità di Sole Financial Advisor, e da Legance Avvocati Associati per gli aspetti legali.

A Piazza Affari l’ondata di vendite che sta investendo il settore bancario a causa dell’aumento dello spread Btp/Bund, ora a 274 punti base, colpisce anche Banco Bpm , sospeso per eccesso di ribasso con un calo teorico del 10,84%. Ieri sera Di Maio e Salvini hanno annunciato l’intesa sulla manovra economica: è stato stabilito che nel Def il rapporto deficit/pil arriverà al 2,4%, sforando la soglia dell’1,6% fissata dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Il tetto del 2,4% sarà mantenuto per tutto il triennio 2019-2021.

Entro il 15 ottobre il governo deve mandare la bozza della legge di bilancio alle istituzioni europee. Il giorno dopo il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e il titolare dei conti pubblici, il francese Pierre Moscovici, intimeranno al governo Conte di modificare la manovra entro due settimane o saranno costretti a rigettarla.

A fine ottobre, se nulla sarà cambiato nel bilancio italiano per il 2019, scriveranno la loro opinione negativa, il rigetto della finanziaria giallo-verde prima ancora della sua approvazione in Parlamento per via di un peggioramento strutturale del deficit di 12,6 miliardi. A quel punto ci saranno altre tre settimane per cancellare quel 2,4% dalla casella del disavanzo. Se così non sarà, intorno al 21 novembre arriverà la bocciatura definitiva che aprirà la porta a una procedura di infrazione sui conti italiani al più tardi nei primi mesi del 2019. Ovvero il commissariamento europeo del governo grillo-leghista con una serie di parametri molto stringenti per rimettere deficit e debito su una traiettoria discendente.


Autore: Francesca Gerosa
Fonte:

Milano Finanza

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