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Cartelle Equitalia: come potrebbe essere la rottamazione bis?

Il Governo è sempre più deciso a dare spazio ad una nuova proroga della rottamazione, circa 400mila i contribuenti che potrebbero rientrarvi, tra questi quanti hanno commesso errori formali o hanno pagato in ritardo le rate. La scelta verso cui parrebbe propendere ancora una volta Palazzo Chigi parrebbe legata anche al valore della nuova manovra di bilancio a cui si è in lavorazione per il prossimo autunno.  Su una manovra che dovrebbe oscillare intorno ai 20 miliardi di euro, 4/5 mld dovrebbero arrivare dal pacchetto fiscale. Ecco allora quali potrebbero essere i termini di questa sorta di rottamazione bis che al momento resta in fase di valutazione da parte dei tecnici del Ministero dell’Economia e Finanze ma parrebbe una possibilità sempre più reale. La penuria di risorse starebbe portando a riaprire i termini della rottamazione per le cartelle di Equitalia e la possibilità di una proroga dovrebbe avvenire entro dicembre, attraverso un decreto ad hoc che sarà contenuto nella prossima legge di bilancio.

Chi potrebbe beneficiarne?

La  platea dei contribuenti dovrebbe aggirarsi all’incirca su 400 mila unità, si tratterebbe di dare spazio a quanti, per sfruttare la prima opportunità di rottamazione, hanno commesso degli errori formali o di carattere amministrativo, rimanendo così esclusi dal beneficio. A questi si aggiungerebbero quei cittadini che  avevano ottenuto l’agevolazione, ma non si sono poi tenuti in regola con il pagamento delle rate fissate e hanno perso anch’essi il beneficio. Per tutti questi contribuenti ‘rimasti indietro’ dunque, potrebbe attivarsi presto una seconda chance, che con buona probabilità in tanti potrebbero decidere di usare.

Volumi di gettito

Al momento, attraverso il provvedimento della definizione agevolata nelle casse del fisco sono rientrati circa 1,8 miliardi di euro. Ma la cifra è destinata a salire, stando, infatti, alle stime dei tecnici del ministero dell’Economia il gettito complessivo della rottamazione da qui alla fine del 2018 dovrebbe oscillare intorno ai 7 miliardi di euro. Con l’eventuale nuovo provvedimento che, come detto, rimetterebbe in pista per il beneficio altri 400mila contribuenti, questa cifra tenderebbe ovviamente a crescere, a vantaggio dell’equilibrio dei conti pubblici. Non resta che comprendere se la proposta al vaglio diverrà, come pare, realtà.


Autore: Erica Venditti
Fonte:

Credit Village

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