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Unicredit, la controllata croata cede crediti problematici

La controllata croata di Unicredit  cede crediti problematici. E’ infatti notizia di questa mattina che Zagrebacka Banka ha concluso un accordo con Aps Delta (controllata da Aps Holding, Repubblica Ceca) per la cessione di un portafoglio di esposizioni deteriorate verso la clientela corporate e retail per un valore lordo di libro pari a 3,34 miliardi di kune croate al 30 aprile 2014, equivalente a circa 450 milioni di euro.

L’accordo è stato firmato dopo aver ricevuto il parere positivo della Banca centrale croata sul rispetto delle condizioni necessarie per questo tipo di operazioni. La cessione di questo portafoglio è parte dell’attuale strategia di Unicredit  di riduzione delle esposizioni deteriorate. L’impatto a conto economico verra recepito nel bilancio della banca nel secondo trimestre di quest’anno.

A Piazza Affari al momento il titolo Unicredit  si attesta a quota 16,77 euro (-0,18%). Secondo quanto anticipato la scorsa settimana da MF entro la fine di giugno Unicredit  completerà la definizione del progetto Fino (failure is not an option), ossia l’operazione di riduzione del profilo di rischio relativa al pacchetto di sofferenze da 17,7 miliardi che sarà ceduto a Pimco e Fortress. Per gli analisti di Banca Imi la mossa è coerente con il business plan della banca presentato a dicembre. Il rating della banca d’affari sull’azione resta add con un target price a 19,2 euro.

Gli investitori sono però preoccupati del fatto che la Commissione Ue ha chiesto un intervento di capitali privati per un ulteriore miliardo prima di dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale da parte dello Stato della Banca popolare di Vicenza e di Veneto Banca. In realtà, secondo fonti di stampa del fine settimana, l’importo richiesto è di 1,5 miliardi di euro.

Il sistema ha già pagato un prezzo molto elevato per sostenere alcune banche in difficoltà e per un nuovo intervento nelle due banche venete ci sono spazi molto ridotti, ha affermato la scorsa settimana l’ad di Bper , Alessandro Vandelli. Mentre in un’intervista il presidente di Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha sottolineato che la situazione delle banche venete era peggiore del previsto, ma che la soluzione non può più essere sulle spalle di Atlante, di cui Cariplo non ha per ora svalutato la partecipazione.


Autore: Francesca Gerosa
Fonte:

Milano Finanza

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