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Ubi, la Bce rinvia le good bank al 2017

Il progetto di acquisto da parte di Ubi di tre delle quattro good bank (Banca Etruria, Carichieti, Banca Marche) non verrà formalizzato in Bce nel meeting di domani. Per il via libera definitivo da parte della Vigilanza bisognerà probabilmente aspettare, se verrà siglato l’accordo tra le parti, i primi mesi del nuovo anno.

Lo riporta l’agenzia Reuters citando due fonti vicine all’operazione secondo le quali il dossier è sempre sul tavolo e la due diligence sta proseguendo ma ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Intanto alle ore 9:40 il titolo Ubi saliva dello 0,5% a quota 2,274 euro.

Secondo la fonte, il via libera informale da parte di Francoforte lo scorso 25 novembre all’acquisto da parte di Ubi di Banca Etruria,  Banca Marche, Carichieti “era fondamentale per andare avanti nel progetto” ma adesso “si continua a lavorare su una serie di elementi emersi anche alla luce delle due diligence”.

A termine del processo e dopo l’eventuale accordo tra Ubi e il Fondo di Risoluzione, se non ci saranno variazioni sostanziali dello schema proposto, si andrà in Bce per l’autorizzazione definitiva, spiegano le fonti. “Questo potrebbe avvenire fra un paio di mesi”, riporta Reuters che comunque non esclude si possa arrivare a un ok anche condizionato entro fine anno.

Ubi ha subordinato l’acquisto di tre delle quattro banche salvate a fine 2015 a una serie di condizioni, tra le quali il deconsolidamento degli Npl, la possibilità di compensare le perdite con gli utili futuri, il riconoscimento del badwill e l’utilizzo dei propri modelli interni per gli Rwa (Risk weighted assets) dei tre istituti.

Potrebbe inoltre intervenire il Fondo di Risoluzione a monte della vendita con una mini ricapitalizzazione per ripristinare i coefficienti patrimoniali degli istituti da cedere. Una volta soddisfatte tutte le condizioni, Ubi potrebbe avviare l’aumento di capitale per mantenere i livelli patrimoniali dopo l’acquisizione.


Autore: Elena Dal Maso
Fonte:

Milano Finanza

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