In una giornata caotica per le vicissitudini di Atene, l’Ecofin di Bruxelles è riuscito finalmente a trovare un compromesso sull’applicazione delle regole di Basilea 3 per le banche. I ministri delle Finanze dei Paesi Ue hanno accolto le richieste della Gran Bretagna, che ha ottenuto la flessibilitĂ desiderata strappando la possibilitĂ per ogni Stato di applicare dei cuscinetti di capitale aggiuntivi sulle banche per tenere conto delle situazioni locali. Secondo la nuova bozza, i Paesi non dovranno piĂą dare comunicazione alle autoritĂ europee quando intenderanno applicare i requisiti aggiuntivi. Il testo permette poi agli Stati membri di intervenire attivamente se ritengono che i modelli interni delle banche non corrispondano al rischio reale di certe attivitĂ . Inoltre gli Stati membri hanno la possibilitĂ di rendere piĂą stringenti i controlli sulle grandi esposizioni ad alcune classi di asset. La danese Margrethe Vestager, alla presidenza di turno del summit, si è detta soddisfatta del testo, che «rafforza la stabilitĂ del sistema finanziario». In un clima generale di approvazione non è mancata qualche precisazione, come quella del viceministro all’Economia Vittorio Grilli, che ha chiesto di «maneggiare con cautela» l’intesa per non mettere a rischio il mercato unico. Per un obiettivo importante raggiunto, l’Ecofin ha però registrato un nulla di fatto nel conferire il mandato alla Commissione per negoziare un accordo fiscale con la Svizzera.
Fonte:
Milano Finanza
In una giornata caotica per le vicissitudini di Atene, l’Ecofin di Bruxelles è riuscito finalmente a trovare un compromesso sull’applicazione delle regole di Basilea 3 per le banche. I ministri delle Finanze dei Paesi Ue hanno accolto le richieste della Gran Bretagna, che ha ottenuto la flessibilitĂ desiderata strappando la possibilitĂ per ogni Stato di applicare dei cuscinetti di capitale aggiuntivi sulle banche per tenere conto delle situazioni locali. Secondo la nuova bozza, i Paesi non dovranno piĂą dare comunicazione alle autoritĂ europee quando intenderanno applicare i requisiti aggiuntivi. Il testo permette poi agli Stati membri di intervenire attivamente se ritengono che i modelli interni delle banche non corrispondano al rischio reale di certe attivitĂ . Inoltre gli Stati membri hanno la possibilitĂ di rendere piĂą stringenti i controlli sulle grandi esposizioni ad alcune classi di asset. La danese Margrethe Vestager, alla presidenza di turno del summit, si è detta soddisfatta del testo, che «rafforza la stabilitĂ del sistema finanziario». In un clima generale di approvazione non è mancata qualche precisazione, come quella del viceministro all’Economia Vittorio Grilli, che ha chiesto di «maneggiare con cautela» l’intesa per non mettere a rischio il mercato unico. Per un obiettivo importante raggiunto, l’Ecofin ha però registrato un nulla di fatto nel conferire il mandato alla Commissione per negoziare un accordo fiscale con la Svizzera.
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Milano Finanza