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Enti locali e PA, importanti novità sul fronte del recupero crediti stragiudiziale

Come abbiamo annunciato due giorni fa, Il 2016 si è concluso con una buona notizia sul fronte della riscossione stragiudiziale dei crediti da parte degli enti locali: il CONSIP ha riaperto il bando “Servizi di accertamento e riscossione dei tributi”, per l’abilitazione dei fornitori nella categoria dei “servizi di supporto all’accertamento e alla riscossione in forma diretta per gli enti locali”. Il bando legittima pienamente l’attività di recupero crediti stragiudiziale svolta dalle imprese ex art. 115 del Testo unico della pubblica sicurezza (TULPS) in favore della PA, in linea con gli orientamenti giurisprudenziali prevalenti.

Il bando CONSIP è stato salutato come un successo della costante e paziente opera di accreditamento portata avanti in questi anni dagli operatori del settore, in primis dall’Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito che ci spiega gli enormi vantaggi di un sistema di recupero stragiudiziale. “I vantaggi dell’introduzione del servizio di recupero stragiudiziale per la gestione dei crediti degli Enti locali porta in sé indubbi vantaggi sia per l’Ente stesso che per il Cittadino – afferma il Presidente di Unirec Marco Pasini – L’Ente, infatti, può ridurre i tempi medi di incasso andando ad agire in un arco temporale mediamente non presidiato (2,5 anni circa) che si pone tra l’accertamento e l’avvio della riscossione, aumentare il gettito grazie alla maggiore capacità di recupero da parte delle nostre imprese rispetto ai classici modelli di riscossione e migliorare il rapporto con il Cittadino attraverso l’estensione della fase negoziale durante la quale si potranno gestire preventivamente i casi di contestazione e cartelle pazze. Allo stesso tempo, il Cittadino potrà trovare soluzioni conciliative e sostenibili rispetto alle proprie possibilità, evitando azioni ben più impattanti ed onerose. Tutto questo agendo anche su un altro aspetto importante come quello dell’educazione e della sensibilizzazione al pagamento dei tributi che rappresenta un valore irrinunciabile per qualsiasi Ente che voglia, con i fatti, ristabilire un principio di equità sociale: se tutti pagano, tutti pagano meno”.

Intanto sul fronte legislativo la Senatrice Lucrezia Ricchiuti ci fa sapere che ha presentato un emendamento, con le misure previste dal Ddl 2263, sia al Decreto Milleproroghe sia al Decreto salva banche che attualmente è in Commissione Finanze. Nell’emendamento al Decreto salva banche (emendamento all’art. 27, pag. 88-89) si legge: “Per garantire competitività, certezza e trasparenza delle procedure di esternalizzazione dei servizi di Comuni e società partecipate dai medesimi enti, nonché per migliorare e semplificare le procedure di recupero crediti dei predetti enti, la relativa funzione può essere affidata a società di recupero crediti stragiudiziale per conto di terzi, di cui all’articolo 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di comprovata affidabilità, che siano dotate di elementi di qualificazione professionale dell’impresa e dei propri dipendenti e che aderiscano ai codici di condotta definiti dall’associazione di categoria in accordo con le principali associazioni a tutela dei consumatori”.

“Non sappiamo ancora se questi emendamento verranno approvati, ma lo auspico vivamente – precisa la Senatrice Ricchiuti – Oggi abbiamo la possibilità di fare un intervento mirato sulla riscossione locale, inserendo uno strumento normativo utile che consenta al fisco di spendere meno e in meno tempo. Con una attività di recupero crediti più certa e attenta si può avere inoltre un ruolo maggiore nella lotta all’evasione fiscale e l’intero processo di riscossione si gioverebbe di uno strumento innovativo che avrebbe ricadute positive per tutti”.


Fonte:

Credit Village

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