Dalla Redazione In Evidenza NPL e crediti deteriorati

NPL, la sfida del 2018 sarà recuperarli: il futuro del settore del credito il prossimo 22 novembre al CVDay

Tutti pazzi per gli NPL. Il 2017 sarà ricordato come l’anno in cui ogni giorno giornali e TV hanno parlato dell’enorme mole di crediti deteriorati che in questi anni si sono accumulati nei bilanci delle nostre banche. Da mesi stiamo assistendo ad una sfrenata corsa a vendere da un lato, ed acquistare dall’altro, interi portafogli di NPL e il 2017 ha registrato valori record sia in termini di Gross Book Value ceduto che di numero di transazioni effettuate. L’Osservatorio Nazionale NPL Market di Credit Village, che dal primo gennaio 2016 censisce tutte le transazioni NPL, ha individuato 135 operazioni completate nei primi 3 quarters dell’anno in corso, per un controvalore stimato di 34 miliardi di euro. Cifre raddoppiate rispetto al 2016 che, nello stesso periodo, aveva registrato 71 operazioni per 12,5 miliardi di GBV. E a fine anno si raggiungerà la quota record di 63 miliardi di euro, considerando gli accordi vincolanti già sottoscritti, tra cui la maxi operazione da 26 miliardi con cui il Fondo Atlante 2 rileverà il 95% delle tranche Junior e Mezzanine.

 

Numeri importanti che l’Osservatorio di Credit Village ha analizzato nello specifico, lanciando diversi spunti di riflessione che verranno approfonditi in occasione dell’11esima edizione del Credit Village Day 2017, che si svolgerà il 22 novembre a Milano. Quest’anno il tema centrale è proprio il futuro del settore del credito che dovrà gestire questa enorme mole di NPL che si sono spostati da un soggetto ad un altro. La grande domanda è: l’ingresso dei grandi investitori condizionerà tutto il settore o verrà “assorbito” senza troppi scossoni dal mercato? Importanti Servicers, Committenti, Investitori, Associazioni dei Consumatori e Giornalisti, si confronteranno per capire se le maxi cessioni che hanno caratterizzato il 2017 sono state strutturate in modo da poter realmente risolvere il problema dei crediti deteriorati oppure se semplicemente lo spostano altrove o in avanti nel tempo. I Servicers avranno un ruolo strategico, ma si troveranno di fronte una grande sfida: recuperare crediti estremamente complessi (secured, corporate e SME), con ticket superiori ai 250.000 euro, che richiedono un mix di competenze trasversali non facilmente reperibili sul mercato di casa nostra, specializzato in segmenti unsecured di ticket con valori molto più bassi e di tipologia retail/credito al consumo/utilities. Senza contare che ben 100 cessioni su 135 sono state realizzate attraverso operazioni di cartolarizzazione e questo, oltre a richiedere strutture e processi interni ben diversi da quelli dei nostri operatori, ci riporta con la mente allo scoppio della crisi Subprime del 2007, di cui sono state il motore.

E poi ci sono gli investitori che, catapultatisi nella corsa ad accaparrarsi grossi portafogli di NPL nel nostro mercato, si sono trovati a pagare prezzi anche 3 volte superiori rispetto al valore degli stessi portafogli ceduti 3 anni prima. Riusciranno ad ottenere i rendimenti sperati, trasformando quella che attualmente è la più grande criticità del sistema bancario in un’operazione di profitto? Saranno in grado di rispettare i business plan delineati in fase di Due Diligence o dovranno prevedere successive cessioni sul mercato secondario? Il Credit Village Day cercherà di rispondere a questi grandi interrogativi con i più importanti esperti del settore. Vi aspettiamo numerosi!

Press Officer Credit Village Magazine, Antonella è specializzata su temi relativi alla debt collection, alla pubblica amministrazione ed al credit management